Venezia

7 cose inusuali da fare a Venezia

In questo articolo troverai alcuni consigli su come vivere una Venezia alternativa, scoprendone atmosfere e dettagli, forse meno noti ma sicuramente autentici e memorabili.
7 cose da fare a venezia

7 Consigli per scoprire una Venezia alternativa

 

Ci sono molti modi di scoprire Venezia e visitare i suoi luoghi più iconici è senz’altro il desiderio di chi per la prima volta raggiunge la città sull’acqua. Rialto, Piazza San Marco e la sua Basilica, Palazzo Ducale, sono luoghi giustamente famosi per la loro bellezza, ma se hai un po’ di tempo in più ci sono piccoli accorgimenti che forse potranno interessarti.

In questo articolo troverai alcuni consigli su come vivere una Venezia alternativa, scoprendone atmosfere, dettagli, suggestioni, forse un po’ meno noti ma sicuramente autentici e memorabili. Ecco 7 cose inusuali da fare a Venezia:

 

Tutta Venezia dal campanile di San Giorgio

D’accordo, salire sul campanile di San Marco è una tappa obbligata, ma se vuoi davvero abbracciare Venezia dall’alto, il campanile di San Giorgio è la scelta giusta. San Giorgio Maggiore è un’isoletta poco conosciuta dai turisti anche se si trova proprio di fronte a Piazza San Marco. La storia dell’isola è legata al Monastero benedettino, uno splendido complesso che ospita la celebre basilica progettata da Andrea Palladio e che oggi è la sede della Fondazione culturale Giorgio Cini. Qui, dopo aver visitato le bellezze dell’isola o partecipato ai numerosi appuntamenti culturali, è possibile salire (in ascensore) sul campanile di San Giorgio e godere di un panorama unico che a partire da San Marco abbraccia tutta la città e la laguna. L’isola è facilmente raggiungibile in meno di 10 minuti con il vaporetto diretto da San Marco.

I giardini segreti di Venezia

Passeggiare per Venezia significa incrociare ad ogni angolo storia e bellezza semplicemente alzando lo sguardo. Eppure alcuni dei più preziosi tesori di questa città sono nascosti agli occhi dei più. È il caso dei famosi (ma non troppo) giardini di Venezia, piccoli scrigni di verde che i nobili veneziani allestivano all’interno dei loro palazzi. Dietro alle mura che costeggiano le calli e le fondamenta spesso si nascondono cortili e orti tanto maestosi e rigogliosi quanto inaccessibili. Tutti? No, oggi è possibile visitare e ammirare alcuni tra i più bei giardini di Venezia come quello del Casino degli Spiriti, di Ca’ Morosini, della Scuola Vecchia della Misericordia, oppure gli Orti della chiesa di S. Francesco della Vigna.

E se invece della gondola prendessi una barca?

La gondola a Venezia è un’istituzione, non esiste imbarcazione più iconica. Ma per i più curiosi, o per quelli che hanno già fatto questa esperienza, approfittare di un tour in barca, più lungo e meno “turistico”, potrebbe rivelarsi un ottimo modo di conoscere e ammirare la città dalla prospettiva giusta.

Scoprire Venezia dall’acqua, viverla come la vivono i suoi abitanti, spostandosi nel reticolo di canali che la attraversa, è forse il modo più autentico di ammirarne la geografia e le architetture. E poi, sempre in barca, è possibile visitare la laguna e le sue isole, tra cui Murano, Burano, Torcello e Pellestrina, veri e proprio gioielli di storia, cultura e artigianato, comodamente raggiungibili da Venezia.

 

La scala Contarini del Bovolo a Venezia

Pur essendo un vero e proprio gioiello architettonico, a causa della sua posizione decentrata rispetto alle classiche attrazioni veneziane, la scala del Bovolo risulta essere meno frequentata dai turisti. Trovarla però non è difficile. Palazzo Contarini del Bovolo si trova nel sestiere di San Marco, in prossimità di campo Manin, affacciato sul rio di San Luca. Si tratta di un edificio molto suggestivo e per molti versi stravagante.

La scala, che prende il suo nome dal bòvolo (che in dialetto veneziano significa appunto chiocciola), si erge su un piccolo giardino affollato da frammenti architettonici, offrendo un panorama di Venezia davvero unico. Edificata alla fine del ‘400 e riaperta al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro, è la scala più maestosa e singolare di Venezia, risultato di una perfetta sintesi di stili diversi: rinascimentale (per l’utilizzo di alcuni elementi come i capitelli), gotico (per la tecnica costruttiva) e veneto-bizantina (per la forma).

Il Tour dei Bacari e l’aperitivo in Campo Santa Margherita

Altro appuntamento immancabile per chi vuole vivere la Venezia dei locali autentici è il tour dei Bacari. Niente locali chic o bar eleganti, ma un lungo aperitivo che si snoda in tappe nelle diverse osterie tipiche dove assaggiare i classici cicchetti, mozzarelle in carrozza, piccoli snack di pesce, polpette o tartine, da assaporare in piedi scoprendo le atmosfere conviviali e spensierate di una Venezia serale. La città è disseminata di queste tipiche osterie, inutile dire che le più pittoresche sono quelle fuori dai circuiti turistici, quindi quale miglior scusa per passeggiare per calli e campi alla ricerca della prossima tappa.

Per i veneziani è d’obbligo poi un aperitivo in Campo Santa Margherita. Situato nel sestiere di Dorsoduro, in una delle zone più belle della città, questo campo è il cuore della movida nella città lagunare, frequentato da veneziani e studenti universitari, con i suoi numerosi locali che si affacciano, tavolini all’aperto, musica, cicchetti e spritz!

Passeggiare sull’acqua: i ponti di barche

Due volte l’anno Venezia si allunga sull’acqua grazie ai ponti di barche allestiti in occasione di due feste tipicamente veneziane: la Festa della Salute, il 21 novembre, e la Festa del Redentore, il 3° sabato di luglio. La prima ricorrenza viene festeggiata presso la Basilica di Santa Maria della Salute del Longhena, mentre la seconda presso la chiesa del Redentore del Palladio, entrambe edificate come ex voto per la fine della peste, rispettivamente nel 1631 e nel 1577. In queste due giornate vengono costruiti questi tipici “ponti di barche”, uno in Canal Grande e uno in Canale della Giudecca, per collegare le chiese in un suggestivo percorso sulle acque che ha il valore simbolico di un pellegrinaggio. A queste due ricorrenze, poi, si aggiunge la festa di Ognissanti. Nel 2019, infatti, dopo ben 70 anni è stato ripristinato il ponte di barche che in quei giorni accompagna i fedeli a rendere omaggio ai defunti nel cimitero di San Michele.

Non seguire un itinerario preciso, perditi tra le calli veneziane

È forse il consiglio più strano ma anche quello che può regalare grandi sorprese. D’altra parte Venezia riserva bellezze ad ogni suo angolo, è una città ipnotica, sempre simile e sempre diversa, che sa regalare scorci unici a chi sa perdersi nel suo labirinto. Calli (vie), campi (piazze), chiesette, palazzi, negozietti, giardini, canali e ponti, la sorpresa a Venezia è dietro l’angolo! Non resta che scoprirne il più possibile passeggiando senza una meta precisa ma lasciandosi guidare dalla sua geografia.

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